Un Vinitaly spumeggiante e molto femminile.
31.03.16
Nel 1967 c'erano solo uomini. Quando venivano organizzate le Giornate del Vino, il pubblico era quasi esclusivamente maschile. C'è voluto molto tempo ma oggi la partecipazione delle donne in tutte le manifestazioni del settore, Vinitaly in primis, è competente, attenta e numerosa.
E al pari del Vinitaly, anche Bepin De Eto coronerà il percorso dei suoi primi cinquant'anni con un importante contributo femminile, ben rappresentato nell'azienda della famiglia Ceschin.
“I tempi in cui l’argomentovino era esclusivo appannaggio dell’universo maschile sono finiti” afferma il capostipite Ettore.“Oggi, più che mai”afferma “le donne sono le protagoniste di questo mondo. Semplici appassionate, sommelier, enologhe o produttrici, ognuna porta un contributo importante e personalissimo”conclude il patron.Ad affiancarlo nella conduzione dell'azienda infatti ci sono le figlie Giuseppina, Cristina e Silvia. Entusiaste, proiettate nel futuro, raccolgono un testimone che è anche la sintesi di una vita di affetti, di esperienze maturate letteralmente sul campo e condivise con la mamma Bruna. Ma se la dimestichezza con le vigne, la ricerca, il lavoro quotidiano fanno parte della storia della famiglia, occorre ricordare che il fiuto, il gusto, la sensibilità rappresentano anche una questione puramente di genere. Diverse ricerche, tra cui quella dell'Osservatorio Marketing SDA Bocconi di Milano, commissionata dall'Associazione Nazionale Donne del Vino, hanno dimostrato che l'olfatto e il gusto femminili sono più sensibili di quelli maschili. In sostanza si può affermare che se un uomo in un bicchiere di vino percepisce e riconosce cinque o sei sentori, una donna dovrebbe percepirne almeno due o tre in più. Una questione legata al maggiore numero di ricettori, pare. Quanto alla capacità delle donne di fare sistema e di portare il vino italiano nel mondo, diciamo che i risultati sono già sotto gli occhi di tutti. “Sono convinta che questa edizione del Vinitaly sarà un successo, con un ulteriore crescendo di business al femminile”, dice Donatella Cinelli Colombini, Presidente dell'Associazione Donne del Vino, realtà riconosciuta come una delle espressioni dell'imprenditorialità femminile tra le più interessanti e attive d'Italia. In occasione dei 50 anni del Vinitaly l'associazione sarà presente con una serie di iniziative volte a testimoniare l'importanza del ruolo delle donne nella filiera produttiva delle cantine. Importanti occasioni di incontroche ribadiscono il legame fra il Vinitaly e le donne.